E’ in vigore dal 21 agosto 2013 la legge 9 agosto 2013, n. 98 recante la “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69” il cosiddetto Decreto del Fare.
In materia di giustizia le novità più importanti sono:
• la reintroduzione del carattere obbligatorio della mediazione civile e commerciale, anche se solo per un periodo sperimentale di 4 anni
• la nomina di 400 giudici ausiliari per deflazionare il contenzioso civile pendente presso le Corti d'appello;
• la nomina, in caso di divisione a domanda congiunta, di un notaio o di un avvocato con potere di autentica delle firme;
• la formulazione di una proposta di conciliazione da parte del giudice (art. 185bis c.p.c.), alla prima udienza ovvero fino a quando è esaurita l'istruzione;
• la semplificazione del contenuto della motivazione della sentenza civile;
• l'intervento sulla procedura di opposizione al decreto ingiuntivo per accelerare la fissazione dell'udienza di comparizione delle parti, nell'ipotesi ex art. 163-bis, co. 3 c.p.c..
La Mediazione Stragiudiziale Civile e Commerciale, regolamentata dal
D.Lgs. 28/2010, aveva incontrato forti oppositori, fino ad essere dichiarata
incostituzionale dalla Corte Costituzionale con sentenza 272/2012.
Con le novità introdotte nella legge di conversione del Decreto del Fare il
Governo, la Camera ed il Senato hanno voluto dare invece un segnale forte a
favore dell’introduzione e dello sviluppo in Italia di una cultura e pratica
della Mediazione Civile e Commerciale.
Con il nuovo testo approvato la
mediazione riparte nel segno della obbligatorietà, ma di una obbligatorietà attenuata da alcune
modifiche come la riduzione delle materie assoggettate al tentativo preventivo,
la riduzione del termine massimo di durata del procedimento, la previsione di
un primo incontro avente funzione di filtro al cui esito negativo diviene
procedibile l’azione giudiziale e non comporta il versamento di compenso
all’organismo di mediazione.
Il nuovo modello di mediazione si caratterizza inoltre per la decisa valorizzazione del ruolo del Giudice al quale viene assegnato un ruolo fondamentale nella nuova mediazione civile: egli infatti potrà ordinare alle parti di tentare la mediazione anche in fase di appello (ma senza indicare l'organismo di mediazione come era previsto nel Decreto "del fare").
Il nuovo modello di mediazione si caratterizza inoltre per la decisa valorizzazione del ruolo del Giudice al quale viene assegnato un ruolo fondamentale nella nuova mediazione civile: egli infatti potrà ordinare alle parti di tentare la mediazione anche in fase di appello (ma senza indicare l'organismo di mediazione come era previsto nel Decreto "del fare").
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