L'udienza sulla questione di legittimità costituzionale degli Art. 5 e 16 del D.Lgs. n.28/2012 in Corte Costituzionale è iniziata intorno alle ore 10,00 di mattina: l'aula si presenta affollata, sono presenti circa 20 avvocati e 40 tra diretti interessati, studiosi e mediatori.
Introduce la questione il Giudice Relatore Criscuolo che presenta con dovizia di particolari i rinvii del TAR del Lazio e del Tribunale di Genova, che hanno portato alla convocazione dell'udienza, e le conclusioni sostenute dalle parti costituite.
Particolarmente interessante l'esposizione dell'Avvocato dello Stato che solleva questioni di diritto, ma ancor più, come pure fanno gli avvocati di parte favorevoli all'istituto, sulla filosofia che sta alla base della mediazione civile e commerciale e sulla necessità di riparare ad un periodo storico in cui la giustizia civile non riesce a soddisfare in tempi ragionevoli la domanda di giustizia della società civile.
La difesa dell'obbligatorietà della mediazione si articola su argomentazioni di diritto e di filosofia legislativa con particolare attenzione all'esercizio della mediazione nella realtà quotidiana: pregevoli le argomentazioni da entrambe le parti, anche le parti contrarie all'istituto della mediazione si sono limitate a chiedere modificazioni alla norma e non la cancellazione in toto dell'istituto della conciliazione. Solo in un caso l'avvocato di parte contraria ha usato parole forti, descrivendo la mediazione come un "Istituto intimidatorio" ( a proposito della previsione di sanzioni per la parte che non si presenta).
In generale si sono percepite due distinte realtà: l'interesse superiore del cittadino ad una giustizia efficace, rapida ed in grado di fornire risposte tempestive, dall'altro lato particolarismi ed interessi di parte. La questione in effetti si snoda attorno a questo punto cruciale: applicare una visione d'insieme od una visione di parte?
La Corte Costituzionale dovrà decidere anche su questo punto: scardinare il modello di giustizia diffuso in Italia fino ad oggi e fissare ancora una volta il principio che l'interesse generale è un meta-interesse che sovrasta la condizione particolare.
Il lavoro di questa Corte va ben oltre la questione di legittimità costituzionale.
In diretta dalla Corte Costituzionale
Prof. Ciro Lenti
Presidente SICEA
Prof. Ciro Lenti
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