giovedì 20 marzo 2014

LA GIUSTIZIA ITALIANA: DRAMMATICO QUADRO DELLA SITUAZIONE AD OGGI

Punto per punto le storture del sistema giustizia: quando e perché la mediazione conviene.

1. Se un’udienza di una causa si tiene oggi, il Giudice può fissare la prossima udienza al 2015 o al 2016 o al 2017, per dare precedenza alle cause che pendono da 10/15 anni.


2. In media la prima udienza dei processi penali viene celebrata quando è già trascorso il 70% del tempo necessario per la prescrizione dei reati.

3. I tempi del processo sono aumentati di 2 anni, passando da una durata media per singolo procedimento ordinario di primo e secondo grado da 5,7 anni a 7,4 anni.

4. I ritardi spesso avvengono a causa di gravi carenze in organico di magistrati e dicancellieri che, da soli, non riescono più a smaltire l’arretrato.

5. I tempi lunghi della Giustizia Italiana costano ogni anno al Paese l’1% di PIL di mancati investimenti o capitali immobilizzati (pari a 18 miliardi all’anno!).

6. L'Italia è l'unico paese dell'Unione Europea che impone ai cittadini di fare un ricorsointerno (c.d. LEGGE PINTO) prima di poter ricorrere alla Corte Europea per i Diritti dell'Uomo contro l'eccessiva durata dei processi.
7. Dal 2002 al 2012 il Contributo Unificato (la tassa Statale che il cittadino deve pagare per iniziare una causa civile, tributaria o amministrativa) è aumentato del 55,62% per il primo grado, del 119,15% per l’appello e del 182,67% per il ricorso in Cassazione.

8. Dal 1 Gennaio 2014 lo Stato ha aumentato triplicandola, da 8 a 27 €, la marca da bollo (si, un’altra tassa che va allo Stato, oltre al Contributo Unificato) per l’iscrizione della causa al ruolo.

9. Per  il pagamento del Contributo Unificato e della marca da bollo non esistono differenziazioni tra fasce di reddito e che, quindi, chi guadagna € 15.000 l’anno e chi ne guadagna100.000, per iniziare una causa, paga gli stessi importi.

10. Traducendo tutto in cifre, negli ultimi dieci anni, il costo che il cittadino deve sostenere e versare allo Stato per aver accesso alla giustizia è aumentato del 1.000%

11. Il “patrocinio a spese dello stato”, che garantisce la difesa di persone con un reddito inferiore a € 10.766,33, sta subendo numerosi tagli che di fatto negano il diritto di difesa dei meno abbienti?

12. Se  volete proporre appello civile per impugnare una sentenza che ritenete ingiusta, dovete ripagare un ulteriore contributo unificato di misura uguale a quello già pagato in primo grado, aumentato del 50%

13. Per ricorrere in Cassazione il contributo unificato raddoppia.

14. Se si perde in Appello o in Cassazione si deve pagare nuovamente un ulteriore contributo unificato?

15. Per proporre ricorso al TAR dovete pagare un contributo unificato la cui misura va da € 650,00 ad € 6.000,00, ed un ulteriore contributo, nelle stesse misure, se successivamente voleste impugnare altri atti.

16. Se volete impugnare la sentenza del TAR al Consiglio di Stato il contributounificato viene aumentato del 50%. E che se perdete, anche in questo caso, rischiate di pagare di nuovo.

17. Se volete impugnare un’imposta o un tributo in Commissione Tributaria dovete pagare una tassa per ogni atto impugnato.

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