mercoledì 12 dicembre 2012

NASCE L'UNIONE EUROPEA DEI MEDIATORI

Il 18 dicembre 2012, dalle ore 10:30 alle ore 18:00,  presso la "Nuova Auletta dei Gruppi Parlamentari" della Camera dei Deputati a Roma, i più importanti esponenti italo-franco-svizzeri della mediazione sottoscriveranno uno storico trattato per la costituzione dell'Unione Europea dei Mediatori con la finalità di diffondere la cultura della conciliazione in Europa e nel Mondo. Il Trattato nel 2013 sarà esteso ad Israele, Romania, Irlanda, Portogallo, Belgio.

Di seguito le parti salienti del trattato per la costituzione dell’Unione Europea dei Mediatori:

“…
PREAMBOLO
"La pace mondiale non potrà essere salvaguardata se non con sforzi creativi, proporzionali ai pericoli che la minacciano".
Così, il 9 maggio 1950, il Ministro degli Esteri Francese Robert Schuman si rivolse ai governi europei, proponendo di creare per l'Europa una nuova forma di cooperazione politica, che avrebbe reso impensabile una guerra tra le nazioni europee.
Il 18 aprile 1951, sulla base del piano Schuman, Belgio, Francia, Germania, Italia, Lussemburgo e Paesi Bassi fondarono la Comunità Europea del carbone e dell’acciaio, con lo scopo di mettere fine alle guerre frequenti e sanguinose tra paesi europei vicini, culminate nella seconda guerra mondiale.
La prima tappa di un lungo percorso di integrazione, proseguito con i “Trattati di Roma”, il 25 marzo 1957, che hanno istituito la Comunità Economica Europea avente per obiettivo la libera circolazione di persone, beni e servizi al di là dei confini nazionali; con il “Trattato di Maastricht”, il 7 febbraio 1992, che ha sancito la definitiva costituzione dell’Unione Europea; con il “Trattato di Lisbona”, il 13 dicembre 2007, che ha permesso a 500 milioni di cittadini e a 27 Stati di vivere in pace, di promuovere la riconciliazione, di difendere la democrazia e i diritti umani.
L’Europa è un sogno di pace e di prosperità, durato oltre 60 anni, che è stato reso possibile grazie all’opera instancabile di grandi statisti come Robert Schuman, Konrad Adenauer, Joseph Bech, Johan Beyen, Winston Churchill, Alcide De Gasperi, Walter Hallstein, Sicco Mansholt, Jean Monnet, Paul-Henri Spaak, Altiero Spinelli.
E a questi grandi statisti, che i mediatori europei, ogni giorno, si ispirano, al fine di dare il loro concreto contributo alla salvaguardia dell’Unione Europea e della Pace Mondiale dai pericoli che la minacciano, e che sono rappresentati dagli egoismi, dalle microconflittualità, dai clientelismi, dalla corruzione, che indeboliscono i sistemi produttivi, di welfare, di giustizia.
Irene Gionfriddo, Portavoce del Forum Nazionale degli Organismi di Mediazione e dei Mediatori Civili per l’Italia; Jean Louis Lascoux, Presidente della Chambre Professionelle de la Médiation et de la Négociation per la Francia, Bottequin Guy, mediatore al Grande Consiglio della Repubblica e del Cantone di Ginevra per le controversie internazionali del mercato economico; Membro dell’Associazione GEMME, per la Svizzera
ISPIRANDOSI alle eredità culturali, giudaico-cristiane e umanistiche dell’Europa, da cui si sono sviluppati i valori universali dei diritti inviolabili e inalienabili della persona, della libertà, della democrazia, dell’uguaglianza e dello Stato di diritto;
DESIDERANDO intensificare il dialogo e la conciliazione e la riconciliazione tra i loro popoli rispettandone la storia, la cultura e le tradizioni;
HANNO DECISO di istituire l’Unione Europea dei Mediatori ed hanno convenuto le disposizioni che seguono:
Articolo 1
Con il presente trattato, le parti contraenti si impegnano a costituire l’Unione Europea dei Mediatori, al fine di supportare il Parlamento e la Commissione Europea; i Parlamenti ed i Governi degli Stati membri; l’O.N.U. a diffondere la cultura del dialogo e della conciliazione in Europa e nel Mondo, attraverso l’uso di strumenti di composizione extragiudiziale delle controversie, in quanto la Pace non può essere mantenuta con la forza, ma può essere raggiunta solo con il dialogo, con la comprensione, con la mediazione, con la conciliazione e con la riconciliazione.
Articolo 2
L’Unione Europea dei Mediatori con le modalità che stabiliranno le parti contraenti, con successivi atti, avrà la forma giuridica di “Organizzazione non Governativa”, in modo da essere riconosciuta quale interlocutore privilegiato, per diffusione della cultura del dialogo e della conciliazione in Europa e nel Mondo e per la risoluzione preventiva ed in corso dei confitti, sia dall’O.N.U., ai sensi dell’art. 71 della sua Carta Costituzionale, sia dal Parlamento e dalla Commissione Europea, che da tutti gli Stati membri dell’Unione Europea.
Articolo 3
La parti contraenti l’Unione Europea dei Mediatori si impegnano affinché la disciplina, dell’accesso all’attività e all’esercizio della professione di mediatore in Europa, sia unificata, dall’Unione Europea, ed adottata in tutti gli Stati Membri.
Articolo 4
Le parti contraenti l’Unione Europea dei Mediatori, al fine di valorizzare il merito e fornire a tutti i giovani mediatori meritevoli di tutto il Mondo la possibilità di collaborare con l’O.N.U., le Istituzioni Nazionali e Sovranazionali, per la risoluzione preventiva ed in corso dei conflitti, si impegnano a costituire, sul modello ideato dal Premio Nobel per la Pace del 2006, prof. Muhammad Yunus, una società per azioni, di formazione e mediazione internazionale, ma con finalità sociali (social business enterprise), che non distribuirà dividendi agli azionisti, ma che investirà gli utili per la diffusione della cultura della conciliazione e per allevare nuovi talenti nel campo della mediazione.
Articolo 5
Le parti contraenti l’Unione Europea dei Mediatori si impegnano a istituire e/o autorizzare la costituzione in ogni città d’Europa e nel Mondo, con le modalità che verranno concordate in seguito, sedi secondarie dell’Unione Europea dei Mediatori, affinché i mediatori possano collaborare con le Istituzioni locali, per la diffusione della cultura della conciliazione nelle scuole, nei posti di lavoro, nelle famiglie e per la prevenzione e la risoluzione dei conflitti nei quartieri di ogni singola città.
Articolo 6
Le parti contraenti l’Unione Europea dei Mediatori si impegnano a costituire in tutta Europa e nel Mondo un numero verde e un servizio di assistenza internet a disposizione di ogni singolo cittadino che avesse bisogno dell’aiuto di un mediatore.
Articolo 7
Le parti contraenti l’Unione Europea dei mediatori si impegnano a promuovere il presente trattato presso tutte le più importanti lobby della mediazione, affinché il presente trattato possa trovare attuazione in ogni singolo Stato membro dell’Unione Europea, e possa venire integrato.
Articolo 8
Il presente trattato, denominato trattato della “Unione Europea dei Mediatori”, è redatto in unico esemplare in lingua francese, inglese, italiana. Il testo in ciascuna di queste lingue facente ugualmente fede, sarà consegnato a cura delle parti contraenti ai Presidenti e ai Capi di Governo degli Stati firmatari, al Presidente del Parlamento Europeo, al Presidente del Consiglio Europeo, al Presidente dell’ O.N.U.
Articolo 9
Le parti contraenti nominano il prof. Michael Tsur, direttore dell’Istituto Consensus di New York, Presidente Onorario della costituenda Unione Europea dei Mediatori, che accetta e pone la sua firma in calce al presente atto o tramite un suo delegato.
…”



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