giovedì 22 novembre 2012

EMENDAMENTO SALVA MEDIAZIONE: FACCIAMO CHIAREZZA

Il comunicato stampa diramato dalla Corte Costituzionale in cui si anticipa una sentenza di illegittimità per la mediazione obbligatoria ha agitato interessi e visioni differenti, spesso in contrasto, sull'istituto della Mediazione civile e commerciale.
In particolare i sostenitori dell' obbligatorietà della mediazione hanno iniziato a valutare il da farsi: tra questi molti hanno sostenuto la proposta in Parlamento di un emendamento "salva mediazione".
Questo ad oggi lo stato dell'arte:
13 novembre  il Forum Nazionale degli Organismi di Mediazione e dei Mediatori Civili incontra i rappresentanti della Commissione Giustizia della Camera del PD, e la Sen.Vicari, relatrice al decreto sviluppo del Senato.
Da tali incontri, emerge la volontà del Parlamento di salvare la mediazione obbligatoria. Anche Confindustria si dice favorevole.
14 novembre il Forum Nazionale degli Organismi di Mediazione e dei Mediatori Civili chiede al Governo di dare "parere favorevole" agli emendamenti. Il Governo, nella persona del sottosegretario prof. avv. Salvatore Mazzamuto, si è espresso favorevolmente nei confronti dell'emendamento 16.0.2.
15 novembre gli emendamenti Ghigo/D'Alia vengono dichiarati inizialmente inammissibili, ma grazie all'opera della Sen. Simona Vicari, vengono riammessi.
20 novembre i senatori De Lillo e Latronico aggiungono la loro firma all'emendamento Ghigo 16.0.2 
21 novembre circolano nella mattinata notizie circa la bocciatura dell'emendamento Ghigo 16.0.2 poi smentite con comunicato del Forum Nazionale degli Organismi di Mediazione e dei Mediatori Civili:  "L'emendamento "salva mediazione" resta in piedi. Le notizie circolate di una Sua bocciatura in sede referente sono del tutto infondate e volte a rendere incandescente il clima......Nonostante il gruppo del PD ed alcuni deputati trasversali agli schieramenti politici restino alla finestra, in attesa della sentenza della Corte Costituzionale, non è detto che nelle prossime ore, preso atto che l'ostacolo non sarebbe più la reintroduzione dell'obbligatorietà a tempo della mediazione, ma i titoli per l'accesso alla professione del mediatore, sia possibile trovare un accordo, andando ad incidere sull'art. 4, comma 3, lett.a) del D/M 180/2010 salvaguardando le professionalità acquisite, a partire dal 1 gennaio 2013."

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